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La “cuffia dei rotatori” è il complesso muscolo-tendineo della spalla costituito dall'insieme di quattro muscoli e dai rispettivi tendini: tendine sovraspinoso, sottospinoso, piccolo rotondo.
Questi tendini avvolgono come una “cuffia”, da cui il nome, la testa omerale. Le funzioni della cuffia dei rotatori sono: stabilizzazione e centratura attiva della testa omerale, mobilità dell’articolazione scapoloomerale, l’articolazione del corpo umano che ha la maggiore capacità di escursione articolare, e nutrizione dell’estremo superiore dell’omero.
Le lesioni della cuffia dei rotatori sono spesso legate a fattori genetici, biologici (malattie metaboliche quali il diabete mellito, malattie reumatiche, abuso di fumo, di alcool, ipercolesterolemia) e meccanici in seguito a lavori o attività sportive pesanti, movimenti ripetitivi nel tempo.
Le cause della rottura della cuffia dei rotatori possono essere di tipo traumatico, come un eccessivo sforzo o un impatto, o più frequentemente di tipo degenerativo, più lentamente, a causa di continui stress dell'articolazione o come conseguenza della degenerazione indotta dall'invecchiamento.
Gli insulti traumatici e/o degenerativi che questi tendini subiscono causano la rottura, tale condizione è chiamata “lesione della cuffia dei rotatori” che è una delle cause più comuni di dolore alla spalla negli adulti e nell’anziano
La rottura della cuffia dei rotatori provoca diversi sintomi.
Caratteristici sono il dolore notturno e la debolezza del braccio in particolare quando è in movimento.
Può associarsi rigidità articolare, limitazione attiva del movimento articolare ed anche gonfiore. Il dolore si localizza anteriormente alla spalla dove decorre il bicipite, ed anche nella regione antero-laterale del braccio, dove si inserisce il deltoide.
La diagnosi di una lesione della cuffia dei rotatori si effettua sulla base della raccolta anamnestica, un accurato esame clinico che deve necessariamente essere completato con delle indagini diagnostiche, quali l’esame radiografico e la Risonanza Magnetica (RM) che rileva la rottura dei tendini e la degenerazione dei muscoli della cuffia, e talvolta la Tomografia Computerizzata (TAC).
Nel caso di lesioni lievi il trattamento può essere conservativo con riposo, eventuale contenzione per 10-15 giorni con tutore reggi-braccio, evitando sforzi durante l’attività lavorativa e trattamento fisioterapico eseguito in un ambiente dedicato e con personale qualificato.
Se il paziente presenta lesioni molto estese e dolenti e il trattamento conservativo e riabilitativo, anche se corretto, ha dato scarsi risultati clinici soggettivi, viene posta l'indicazione chirurgica che attualmente è primariamente artroscopica. Infatti il progresso tecnologico con lo sviluppo di ottiche ad alta definizione e strumenti sempre più precisi, ha consentito attualmente all’artroscopia di sostituire quasi completamente la chirurgia aperta per ciò che riguarda determinate procedure come ad esempio la riparazione della cuffia dei rotatori.
A seguito dell'intervento chirurgico il paziente porterà per circa 5 settimane un tutore col braccio in abduzione che ha lo scopo di stabilizzare il bracco durante il periodo post-operatorio, per impedire movimenti errati ed evitare stress sul sito di riparazione, permettendo quindi al tendine di reinserirsi nuovamente all’osso. Questi sono definiti come “tempi biologici di riparazione” che richiedono il rispetto dei principi base della guarigione dei tessuti. Seguirà poi un periodo di riabilitazione: il paziente eseguirà anche a domicilio cauti e delicati esercizi di auto-mobilizzazione passiva della spalla sul piano scapolare. L’obbiettivo della riabilitazione a seguito di intervento di riparazione della cuffia dei rotatori è il recupero della funzionalità della spalla mediante un protocollo specifico di fisioterapia mirato a attenuare il dolore, recuperare la mobilità e forza della spalla rispettando scrupolosamente, anche in questa fase, i principi della guarigione dei tessuti in particolare di quelli molli . I tempi di recupero variano da un paziente all'altro e dipendono dal tipo di lesione della cuffia dei rotatori: un recupero completo della mobilità e della forza muscolare di solito si verifica dopo 3-6 mesi dall’intervento.
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